lunedì 26 dicembre 2011

BROS: URBAN PAINTING GALLERY LAUNCH AND OPENING EXHIBITION

Italian Street artist BROS (Http://www.brosart.com) for URBAN PAINTING GALLERY launch and opening exhibition.
WELCOME TO THE JUNGLE
1- 21 January 2012
OPENING RECEPTION: 1st January 2012 from 6 pm to 10 pm
URBAN PAINTINGGALLERY
Piazza Manzoni, 8 
CARUGATE - MI



BROS at URBAN PAINTING GALLERY

VANDALIZED BY BROS

URBAN PAINTING GALLERY



URBAN PAINTING GALLERY - CARUGATE

domenica 11 dicembre 2011

URBAN PAINTING XMAS SHOW - 17/18/19 dicembre 2011 - Spazio Isarte - Corso Garibaldi 2 - Milano





URBAN PAINTING XMAS SHOW 2011
17 -18 -19 december 2011
SPAZIO ISARTE - CORSO GARIBALDI 2 - MILANO
PRIVATE VIEW per URBAN PAINTING COLLECTORS CLUB members
17 dicembre 2011 dalle ore 15 alle ore 18 (solo a inviti)

Inaugurazione 17 dicembre dalle ore 18 alle ore 20

18 dicembre dalle ore 10 alle ore 18
19 dicembre dalle ore 14 alle 18


artisti (tutte opere inedite):
DAL (china)
FAITH47 (south Africa)
EPSYLON POINT (france)
C215 (fRANCE)
URIGINAL (Spain)
M-CITY (Poland)
LECKOMIO (Germany)
DOME (Germany)
ORTICANOODLES (Italy)
LUCAMALEONTE (Italy)


info: urbanpainting@ymail.com


LUCAMALEONTE - stencil on canvas


DAL & C 215
M-CITY


ORTICANOODLES - STENCIL ON WOOD
URIGINAL (Spain) - raffaellissima

LECKOMIO - STENCIL ON WOOD




MORE PHOTOS: CLICK HERE

giovedì 1 dicembre 2011

ORTICANOODLES - Portfolio of 12 unique mixed media on cavas - in memory of Jean-Michel Basquiat


URBAN PAINTING GALLERY

n 5 of 12 unique mixed media paintings on canvas
title: Super Jean-Michel Double Chocolate


is proud to present:

ORTICANOODLES (IT)
Portfolio of 12 unique mixed media on canvas
In memory of Jean-Michel Basquiat
size: 70x100x4 cm (framed) - 114x84 cm (unframed)
Unique stencil spray paint on canvas

If you want to have the pdf preview, please send an emai at urbanpainting@ymail.com
object: orticanoodles portfolio





title: Super Jean-Michel Mint Cola
n. 3 of 12


lunedì 17 ottobre 2011

URBAN QUEENS. Street art al femminile. 13-16 october 2011 - spazio concept - Milano

Grazie a tutti i visitatori dell'Urban Queens.
informazioni:  urbanpainting@ymail.com

photo gallery : click here





BTOY (SPAIN) live painting


Ale Senso (it) 8 hours live painting
photo gallery Ale SENSO live painting: click here





URBAN QUEENS. Street art al femminile 
13/14/15/16 ottobre 2011
Spazio Concept, via Forcella 7 - Milano.
curata da Costanza Sartoris
testo critico di Serena Valietti
powered by Urban Painting
in collaborazione con Associazione culturale Spazio Concept
http://www.urbanpainting.info




JUST ANOTHER ONE OF THE BOYS.

SPAZI FISICI E MENTALI DELLA FEMMINILITÀ NELL'ARTE URBANA.

Di Serena Valietti

King. Re in inglese. Un termine che nella cultura hip hop viene attribuito a chi è molto

bravo e rispettato per quello che fa con dedizione e abilità. Il suo corrispondente, al

femminile non esiste. Una carenza che è già di per sé una spia di una mancanza di spazio

fisico e relazionale per il femminile nell'arte urbana. Giocando proprio sul vuoto

semantico, il titolo di questa mostra dedicata alle donne della street art, ne riconosce il

valore e le incorona Queens, mettendole per merito e bravura accanto ai loro colleghi King.

Per tenersi la corona ben salda in testa, le donne nell'urban art però devono giocare con le

stesse regole degli uomini: [...]per essere riconosciute devono avere gli attributi, qualità

maschili e anche un comportamento che sia come quello dei ragazzi. Quando poi

finalmente vengono accettate per risultati, dedizione e stile, perdono la loro femminilità e

vengono considerate come just another one of the boys1. Essere riconosciute come artiste o

writers, per come si viene percepite dai maschi, troppo spesso ha richiesto alle donne di

nascondere e reprimere la propria femminilità a favore di un comportamento “da

ragazzaccio”.

Dedicare una mostra alla street art al femminile invece, opera una fusione tra l'artista

rispettata per i suoi skills e la donna riconosciuta in toto.

L'artista così ha una doppia connotazione: è come una dei ragazzi, ma mantiene intatta la

propria individualità femminile, che si traduce poi nel feminine touch che emerge nei

lavori in mostra in Urban Queens: da Faith47 che ha acceso i riflettori sull'urban art

sudafricana con i suoi lavori socialmente connotati, alle sei stelle dell'universo urban

italiano: Pax Paloscia, Senso, Nais, Miss Eu, Alice Pasquini e Alita, metà del collettivo

milanese Orticanoodles. E ancora il mondo ipercolorato dell'argentina Cuore e delle due

spagnole Emedemati e Btoy. Esposte allo Spazio Concept anche le brasiliane Jana Joana e

Ananda Nahu, le fotografie di Jessica Stewart, gli eco-graffiti dell'inglese Faunagraphic, i

lavori della canadese Indigo e quelli di Mymo, di stanza a Berlino. Parte dello show anche

l'aerosol artist francese Liliwenn e la statunitense Lydia Emily con i suoi controversi

ritratti.

1 Nancy MACDONALD, The graffiti subculture: youth, masculinity, and identity in London and New York. Palgrave

Macmillan, 2001

Urban Queens si inserisce in un filone internazionale di mostre, happening, organizzazioni

e libri dedicati all'urban culture al femminile. Dal libro del 2006 di Nicholas Ganz Graffiti

Women, Street Art from the Five Continents, ai festival francesi Kosmopolite e étoiles

Urbaines a We B*Girlz, un libro della leggendaria fotografa e autrice di Subway Art

Martha Cooper, a cui è seguito l'omonimo festival, organizzato per presentare queste

“donne forti e indipendenti come modelli per le generazioni future e mostrare a tutti che

c'è un posto significativo per loro in questa cultura mondiale”

E in questa scena internazionale, le donne sono presenti già dagli albori: sono gli anni

Settanta quando nelle strade di New York affollate di tag compaiono anche quelle di due

ragazze, Eva 62 e Barbara 62, a cui si aggiungerà quella di Lady Pink, ad oggi una delle più

prolifiche (donne) dell'aerosol art mondiale.

Le artiste presenti in mostra a Urban Queens raccolgono l'eredità di queste tre writers

pioniere dell'urban art, che hanno aperto la strada a decine di artiste un mondo dominato

dagli uomini, in cui le donne hanno sempre lavorato, cercando di tenere lontano lo

stereotipo che le vede parte di questa cultura solo in quanto fidanzate di qualcuno o

groupies.

La conquista di un muro per queste artiste significa qualcosa di più che per i loro colleghi e

non si tratta solo del rischio maggiore corso dalle donne che dipingono la notte, in posti

isolati o in contesti già pericolosi anche per gli uomini.

La conquista di un muro e la realizzazione di un pezzo o di un'opera è una questione di

rispetto e di riconoscimento del proprio valore come artiste, “umane, sessuate, nomadi,

mortali del tipo femminile, chiamateci semplicemente donne d'oggi”2 in una scena troppo

spesso machista.

La conquista di un muro oggi è quello che ai primi del Novecento era la conquista della

famosa “Stanza tutta per sé” che dà il titolo a uno dei saggi più conosciuti di Virginia

Woolf. Una stanza che sia un luogo di indipendenza e di libertà di espressione in cui la

donna creativa possa finalmente “uccidere l'angelo della casa, che abita gli strati più

profondi della sua identità, […] quell'immagine di donna che si oppone all'auto

realizzazione”.

Una stanza come un muro. Ai primi del Novecento, come in questi anni Dieci. Spazio fisico

in cui proiettare sé stesse, “aggiungendo un proprio flavour, un proprio stile e gusto tutto

femminile a quello che gli uomini stanno facendo e renderlo anche nostro”. Parola di

Missy Elliott, una delle produttrici e artiste americane più rispettate della scena hip hop

mondiale.

2 Rosy Braidotti, La Bellezza dissonante. Testo della conferenza tenuta all'Università di Utrecht nel 2004

martedì 11 ottobre 2011

URBAN QUEENS. Street art al femminile. Il testo critico di Serena Valietti


URBAN QUEENS. Street art al femminile 
13/14/15/16 ottobre 2011
Spazio Concept, via Forcella 7 - Milano.
curata da Costanza Sartoris
testo critico di Serena Valietti
powered by Urban Painting
in collaborazione con Associazione culturale Spazio Concept
http://www.urbanpainting.info




JUST ANOTHER ONE OF THE BOYS.

SPAZI FISICI E MENTALI DELLA FEMMINILITÀ NELL'ARTE URBANA.

Di Serena Valietti

King. Re in inglese. Un termine che nella cultura hip hop viene attribuito a chi è molto

bravo e rispettato per quello che fa con dedizione e abilità. Il suo corrispondente, al

femminile non esiste. Una carenza che è già di per sé una spia di una mancanza di spazio

fisico e relazionale per il femminile nell'arte urbana. Giocando proprio sul vuoto

semantico, il titolo di questa mostra dedicata alle donne della street art, ne riconosce il

valore e le incorona Queens, mettendole per merito e bravura accanto ai loro colleghi King.

Per tenersi la corona ben salda in testa, le donne nell'urban art però devono giocare con le

stesse regole degli uomini: [...]per essere riconosciute devono avere gli attributi, qualità

maschili e anche un comportamento che sia come quello dei ragazzi. Quando poi

finalmente vengono accettate per risultati, dedizione e stile, perdono la loro femminilità e

vengono considerate come just another one of the boys1. Essere riconosciute come artiste o

writers, per come si viene percepite dai maschi, troppo spesso ha richiesto alle donne di

nascondere e reprimere la propria femminilità a favore di un comportamento “da

ragazzaccio”.

Dedicare una mostra alla street art al femminile invece, opera una fusione tra l'artista

rispettata per i suoi skills e la donna riconosciuta in toto.

L'artista così ha una doppia connotazione: è come una dei ragazzi, ma mantiene intatta la

propria individualità femminile, che si traduce poi nel feminine touch che emerge nei

lavori in mostra in Urban Queens: da Faith47 che ha acceso i riflettori sull'urban art

sudafricana con i suoi lavori socialmente connotati, alle sei stelle dell'universo urban

italiano: Pax Paloscia, Senso, Nais, Miss Eu, Alice Pasquini e Alita, metà del collettivo

milanese Orticanoodles. E ancora il mondo ipercolorato dell'argentina Cuore e delle due

spagnole Emedemati e Btoy. Esposte allo Spazio Concept anche le brasiliane Jana Joana e

Ananda Nahu, le fotografie di Jessica Stewart, gli eco-graffiti dell'inglese Faunagraphic, i

lavori della canadese Indigo e quelli di Mymo, di stanza a Berlino. Parte dello show anche

l'aerosol artist francese Liliwenn e la statunitense Lydia Emily con i suoi controversi

ritratti.

1 Nancy MACDONALD, The graffiti subculture: youth, masculinity, and identity in London and New York. Palgrave

Macmillan, 2001

Urban Queens si inserisce in un filone internazionale di mostre, happening, organizzazioni

e libri dedicati all'urban culture al femminile. Dal libro del 2006 di Nicholas Ganz Graffiti

Women, Street Art from the Five Continents, ai festival francesi Kosmopolite e étoiles

Urbaines a We B*Girlz, un libro della leggendaria fotografa e autrice di Subway Art

Martha Cooper, a cui è seguito l'omonimo festival, organizzato per presentare queste

“donne forti e indipendenti come modelli per le generazioni future e mostrare a tutti che

c'è un posto significativo per loro in questa cultura mondiale”

E in questa scena internazionale, le donne sono presenti già dagli albori: sono gli anni

Settanta quando nelle strade di New York affollate di tag compaiono anche quelle di due

ragazze, Eva 62 e Barbara 62, a cui si aggiungerà quella di Lady Pink, ad oggi una delle più

prolifiche (donne) dell'aerosol art mondiale.

Le artiste presenti in mostra a Urban Queens raccolgono l'eredità di queste tre writers

pioniere dell'urban art, che hanno aperto la strada a decine di artiste un mondo dominato

dagli uomini, in cui le donne hanno sempre lavorato, cercando di tenere lontano lo

stereotipo che le vede parte di questa cultura solo in quanto fidanzate di qualcuno o

groupies.

La conquista di un muro per queste artiste significa qualcosa di più che per i loro colleghi e

non si tratta solo del rischio maggiore corso dalle donne che dipingono la notte, in posti

isolati o in contesti già pericolosi anche per gli uomini.

La conquista di un muro e la realizzazione di un pezzo o di un'opera è una questione di

rispetto e di riconoscimento del proprio valore come artiste, “umane, sessuate, nomadi,

mortali del tipo femminile, chiamateci semplicemente donne d'oggi”2 in una scena troppo

spesso machista.

La conquista di un muro oggi è quello che ai primi del Novecento era la conquista della

famosa “Stanza tutta per sé” che dà il titolo a uno dei saggi più conosciuti di Virginia

Woolf. Una stanza che sia un luogo di indipendenza e di libertà di espressione in cui la

donna creativa possa finalmente “uccidere l'angelo della casa, che abita gli strati più

profondi della sua identità, […] quell'immagine di donna che si oppone all'auto

realizzazione”.

Una stanza come un muro. Ai primi del Novecento, come in questi anni Dieci. Spazio fisico

in cui proiettare sé stesse, “aggiungendo un proprio flavour, un proprio stile e gusto tutto

femminile a quello che gli uomini stanno facendo e renderlo anche nostro”. Parola di

Missy Elliott, una delle produttrici e artiste americane più rispettate della scena hip hop

mondiale.

2 Rosy Braidotti, La Bellezza dissonante. Testo della conferenza tenuta all'Università di Utrecht nel 2004

sabato 1 ottobre 2011

MYMO (Germany)



MYMO (Germany ) @ street art festival (Belgium)  - http://mymonstersworld.com/
photo courtesy: Street art Belgium
more here: http://streetartbelgium.com/2011/09/mymo-andre-at-street-art-festival/


giovedì 29 settembre 2011

C215 in Paris

artist: C215 (France)






mercoledì 7 settembre 2011

FEMALE STREET ART ON THE ROOF - 4/5/6 settembre 2011 - Milano


PHOTO GALLERY

 Rai TV

FEMALE STREET ART ON THE ROOF 
La prima mostra in Italia di STREET ART FEMMINILE
MILANO - 4/5/6 settembre 2011
Curata da Costanza Sartoris
con la collaborazione di Urban Painting 




FEMALE STREET ART ON THE ROOF è il titolo della mostra, la prima esposizione italiana di street art in cui espongono solo donne. Per l’occasione, l’evento si svolgerà in una location inusuale: un attico in zona Amendola, un posto alternativo, un nuovo modo di diffondere e rendere accessibile l’arte e la cultura.



Esposte opere originali di:

FAITH 47 (http://www.faith47.com/), South Africa

JANA JOANA (http://www.janajoana.com.br/), Brazil

B-TOY (http://www.btoy.es/), Spain

LILIWENN (http://www.liliwenn.com/), France

MYMO (http://www.mymonstersworld.com/), Germany

MICROBO (http://www.microbo.com/), Italy

PAX (http://www.paxpaloscia.it/ImagePortfolio.html), Italy

FAUNA GRAPHIC (http://www.faunagraphic.com/), UK

ALITA from ORTICANOODELS (http://www.orticanoodles.com/), Italy

LYDIA EMILY (http://lydiaemily.com/), U.S.A.

NAIS (http://www.missnais.com/), Italy

ALICE PASQUINI (http://www.flickr.com/photos/alicepasquini), Italy

EME (http://www.behance.net/emedeM), Spain

SENSO (http://crazysen.com/), Italy

CUORE (http://cfmurales.blogspot.com/), Argentina

MISS EU (http://www.eugeniagaravaglia.eu/), Italy 


special Guest:

STEN&LEX (Lex is the female part of sten&lex) - http://stenlex.net/


LUCY McLAUCHLAN (uk) - http://lucy.beat13.co.uk/


BASTARDILLA (COLOMBIA) - http://www.bastardilla.org/


PHOTO GALLERY:
OPENING & FINISSAGE: click here
ARTWORKS: click here

mercoledì 10 agosto 2011

FAITH 47 ( South Africa) - Female Street art

'land and liberty' cape town

'losing village, finding city' shenzen - china

'commerce, civilisaton and christianity' cape town

'all shall be equal before the law' cape town

'a fair exchange is not blind' cape town

Artist : FAITH47 (South Africa)
web: http://www.faith47.com

Faith47 is a self-taught artist who draws inspiration from her own existential questions. Her art takes on the form of metaphor. Both abstract and definitive in meaning, plucking at our heartstrings as she paints.
Faiths images thrive on broken-down cars and old factories, down dusty side roads of lost towns and inner-city alleyways. Her deep affinity with lost spaces allows her to bring attention to the most humble of environments. Her interactions resonate with our fragility and our elusive relationship with dreams, memory and human interaction.
Initially recognized for her graffiti and street art work, Faith has fast established herself internationally, showing in galleries and participating in projects worldwide. She remains rooted in South Africa, where the soil is red and her blood feels comfortably and peacefully on edge.

photo and bio: courtesy faith 47 

sabato 6 agosto 2011

MYMO (GERMANY) - FEMALE STREET ART

 Mymo in Berlin

Mymo in London

ARTIST: MYMO (GERMANY)
WEB: http://mymonstersworld.com/

MYMO @ FEMALE STREET ART ON THE ROOF GROUP SHOW

MYMO *1983. Lives and works in Berlin.
With roots tracing back to graffiti, Mymo developed her own individual style.
The artist constantly develops new possibilities of aesthetic expression with the help of various techniques (from street and canvas painting to collage, from animation films to installations).. Life, with all its ups and downs, serves as a primary inspiration for Mymo’s work, and the artist’s monsters serve as a primary medium for communicating the entire spectrum of human emotions. She has already been displayed in numerous exhibitions, publications and magazines, on fashion etc.

mercoledì 3 agosto 2011

CHRISTIAN KRAMER A.K.A. DOME



ARTIST: DOME (GERMANY) - HTTP://WWW.DOMEONE.DE
LOCATION: URBAN TALES FESTIVAL - FOGGIA - ITALY
SIZE: 700X400 CM
MEDIUM: MIXED MEDIA ON WALL
YEAR:2011

sabato 9 luglio 2011